Thanks for Vaselina

Dedicato a tutti familiari delle vittime e a tutte le vittime dei familiari.

È la storia di esseri umani sconfitti e abbattuti. È un’inculata morbida, una violenza non esplicita. Grazie, quindi, da parte nostra a chi si prende il disturbo di non farci troppo male, a chi fa leva sul nostro bisogno d’amore per ricavarne qualcosa.

Gli Stati Uniti d’America, coi paesi alleati, bombardano il Messico per distruggere le piantagioni di droga.
Fil, cinico-disilluso, e Charlie, determinato animalista e difensore dei diritti civili, sono due trentenni col futuro incerto. Coltivano nel loro appartamento grossi quantitativi di marijuana per invertire il normale andamento del mercato, esportandola dall’Italia al Messico.

A loro si aggiungeranno Wanda, trentenne obesa, insicura e membra di un fallimentare corso di autostima, e Lucia, madre di Fil, cinquantenne frustrata appena uscita da una clinica per disintossicarsi dal vizio che la perseguita.
Tutto si complica quando, dopo quindici anni di assenza, torna a casa il padre di Fil ed ex marito di Lucia, svelando a tutti il suo pericoloso segreto.

APPROFONDIMENTI

Note di Regia

Ancora una volta ci interessiamo alle dinamiche, ai paradossi e alle ipocrisie del nostro tempo con uno sguardo presente ma non moralistico sulla società.

La manomissione delle parole e dell’informazione, la violenza della politica, l’occultamento di alcune verità nel rapporto vittima-carnefice tra occidente e oriente, il potere religioso, le sette religiose, le nuove religioni, i corsi spirituali, i corsi di autostima, i corsi di seduzione. Le false diete e i falsi prodotti biologici, le finte manifestazioni, il finto impegno civile, il finto buonismo. Fattucchiere, imbonitori e santoni con i loro falsi rimedi per tutto. E ancora: la strumentalizzazione del dolore, della solidarietà, della morte. Senza parlare di mia Zia, con le sue scarpette di coccodrillo e il suo odio feroce per gli immigrati, mentre “posta” su facebook foto e commenti commoventi su cani maltrattati e bambini marocchini.

Thanks for Vaselina è un’inculata morbida, è una violenza non esplicita, è il compromesso pericoloso e terribile che congela il pensiero. È l’abitudine ad una vita tranquilla. Un ringraziamento quindi da parte nostra, non privo di una certa ironia, a chi si prende il disturbo di non farci troppo male. Un ringraziamento a tutto ciò che fa leva sul nostro dolore, sulle nostre speranze, sulla solitudine e il nostro bisogno d’amore per ricavarne qualcosa.

Ma “Siamo tutti canaglie” come dice Amleto ad un certo punto. Noi che scriviamo e voi che leggete, non siamo certo immuni a tutto ciò. Noi non siamo i buoni, né i giudici, né i paladini di tutto questo. In diverse misure siamo tutti coinvolti ma, nonostante ciò, possiamo trovare in noi stessi la lucidità, la sensibilità e l’ironia per indagare queste cose e raccontare una storia.

Thanks for Vaselina racconta la storia di esseri umani sconfitti, abbattuti, lasciati in un angolo dal mondo che prima li ha illusi, sfruttati e poi tragicamente derisi.

È il controcanto degli “ultimi” e degli esclusi dal mondo del successo e del benessere. In un esistenzialismo da taverna dove ogni desiderio è fallimento. Genitori disperati e figli senza futuro combattono nell’”istante” che gli è concesso per la propria sopravvivenza, vittime e carnefici della lotta senza tempo per il potere e per l’amore. In una continua escursione fra la realtà e l’assurdo, fra il sublime e il banale. Come una corda sempre tesa fra il cielo e i bassifondi in uno spalancarsi di abissi dove, ad ogni passo, non si può che restare in bilico. Tasselli di una catena alimentare, di una selezione naturale che non avrà mai fine, fino all’ultima bomba, fino all’ultimo uomo.

Crediti

drammaturgia 
Gabriele Di Luca

regia 
Gabriele Di Luca
Massimiliano Setti
Alessandro Tedeschi

interpreti 
Sonia Barbadoro (Lucia)
Carlotta Crolle (Wanda)
Gabriele Di Luca  (Fil
Massimiliano Setti (Charlie
Pier Luigi Pasino (Annalisa

musiche originali 
Massimiliano Setti

luci 
Giovanni Berti

scene 
Lucio Diana

costumi 
Stefania Cempini

disegni e locandina 
Federico Bassi
Giacomo Trivellini

organizzazione 
Luisa Supino
Francesco Pietrella

ufficio stampa 
Raffaella Ilari

uno spettacolo di 
Carrozzeria Orfeo

in coproduzione con 
Marche Teatro

Estratti stampa

Rodolfo Di Giammarco, la Repubblica

Sembrava che in materia di linguaggi volgari e grotteschi, farse devastanti e un pò tenere, e malvagità brutali ma pure tragicomiche, la scena contemporanea fosse debitrice solo ad autori (importati da noi) di area britannica e irlandese come Martin McDonagh, Mark O’Rowe, Robert Farquhar o Owen McCafferty, con un pensiero grato al nonsense nero dell’antesignano Joe Orton, e a contributi per esempio del cinema di Almodóvar o Loach. Ora il richiamo a una società o comunità semiviolenta, marginale, abusiva, non ortodossa e tuttavia umana e risibile si fa strada anche da noi, stando al quadro estremistico e buffo che la Compagnia Carrozzeria Orfeo, nata nel 2007, già artefice di un buon trittico su nuovi vizi e dipendenze, compendia nel lavoro Thanks for Vaselina, sottotitolo “dedicato a tutti i familiari delle vittime e a tutte le vittime dei familiari”, spettacolo coprodotto da Pontedera Teatro e battezzato al Festival Internazionale di Andria Castel dei Mondi […] La drammaturgia di Gabriele Di Luca dà luogo a una scrittura aspra, infame e volutamente banale che suscita uno strano umorismo da soap. […] Questi qui sono la Carrozzeria Orfeo, ruvidi come la manualità d’una officina, genuini come una proiezione mitica.

Anna Bandettini, la Repubblica

Tommaso Chimenti, Il Fatto Quotidiano

Sabina Leonetti, Avvenire

Nicola Viesti, Hystrio

Renzo Francabandera, PAC

Mario Bianchi, KLP

Sandro Allegrini, Corriere dell’Umbria

Simona Maria Frigerio, Persinsala.it

Claudio Elli, Puntoelineamagazine.it

Rita Fenini, Panorama.it

Angela Villa, Dramma.it

Maria Pia Boido, SaltinAria.it

Vittorio Nava, La Voce d’Italia

Luciano Uggè, Cultura.comune.pisa.it

Giuseppe F. Pagano, Radieco.it

Giuseppe Sciarra, SaltinAria.it

Manuela Margagliotta, Paperstreet.it

Anna Vanosi, Fermataspettacolo.it

Francesca Ferrari, Gazzetta di Parma

Prossimi spettacoli

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